Akhetaton, "Orizzonte di Aton", città costruita da Akhenaton, fu suddivisa in diverse aree. A ovest c’erano gli appartamenti dei funzionari, con sale e grandi cortili decorati con enormi statue del re e della regina. Un ponte formava un balcone, dove la famiglia reale faceva frequenti apparizioni in pubblico, ed era collegato agli appartamenti privati sorti sull’altro lato della via regia che, praticamente, divideva il palazzo in due. Unito al lato sud degli appartamenti privati, c’era un piccolo tempio dedicato ad Aton, probabilmente ad uso del re. A nord una serie di magazzini separavano il palazzo dal tempio principale che dominava la città. In un immenso cortile all’aperto c’erano parecchie tavole di pietra, che fungevano da altari, sulle quali ogni giorno chiunque poteva depositare le offerte di cibo e bevande per Aton. Sul lato orientale di questo cortile era stato costruito un piccolo santuario, che probabilmente era usato solo da Akhenaton e dal gran sacerdote. In epoca successiva venne aggiunta una struttura chiusa, più piccola, vicino all’entrata del lato occidentale della corte, chiamata "Gem-Aton", cioè "Aton è ritrovato", con una sala a colonne detta Casa della Gioia. A est del palazzo e del tempio sorgevano i principali uffici amministrativi, fra i quali l’ufficio per gli affari esteri, nel cui archivio, nel 1891-92, vennero ritrovate centinaia di tavolette di terracotta. A nord del tempio, nei cosiddetti sobborghi settentrionali, c’erano le abitazioni private. Molte erano davvero lussuose, con giardini, piscine circondate da alberi e fornite persino di bagni privati. Fra queste ville dei ricchi si ammassavano le case dei poveri che spesso sfruttavano i muri degli altri a sostegno dei propri. A nord della città, al di là di un canale che si buttava nel Nilo dopo aver raccolto le acque di scarico della città, si ergeva un palazzo che sembra essere appartenuto alla regina Nefertiti. A sud della pianura, c’era poi il Meru-Aton, una costruzione tra gli alberi, ampia, magnifica e ariosa, con camere dipinte a colori vivaci, usato dalle donne della famiglia reale come posto di svago lontano dal centro della città.